E così, alla fine, siamo arrivati alla diagnosi.
La scorsa settimana vi abbiamo raccontato della corsa di Paolo, il papà di Diego. Non il suo tipo di corsa preferito, quello che è abituato a fare in pantaloncini e scarpe da ginnastica. Ma una corsa carica di preoccupazione, con un bambino che non sta bene e senza capirne il motivo. Una corsa che sicuramente tanti di voi conoscono: la corsa all’ospedale. Un processo che si ripete, uguale, tante volte, e ogni volta ha una diversa conclusione, perché capire cos’ha Diego, anche per i dottori, non è semplice e non è immediato. I sintomi sono spesso nascosti, spesso solo una piccola parte è visibile e chiara, e questo non facilita l’interpretazione dell’esperto.
Per tante patologie, almeno arrivare alla diagnosi è un percorso semplice. Nel caso di Diego, come vediamo, è invece già un percorso a sé. Ci vogliono molte visite e molti medici. Quando finalmente le loro idee convergono, sono le nostre a confondersi: districarsi tra tutte le informazioni che ha ricevuto, per Paolo e la sua famiglia è più difficile che trovare la propria auto in un parcheggio infinito e fatto di macchine tutte uguali.
Uno dei primi sentimenti che incontriamo è la paura. Poi, tante domande. Che cosa inizia oggi per la famiglia di Diego? Cosa succederà a Diego? Paolo vuole saperne di più. Noi di Bussola delle Stelle vogliamo essere il portale per raccogliere queste domande, e provare a fornire delle risposte.
Abbiamo ricevuto così tante informazioni che la testa ci gira. Siamo contenti di poter dare un nome al male di Diego, ma abbiamo paura.